L’olio extra vergine di oliva viene prodotto dalla spremitura a freddo di olive sane e mature. Il processo di produzione dell’olio extra vergine di oliva inizia con la raccolta delle olive, che può essere effettuata manualmente o con l’ausilio di macchinari appositi. Dopo la raccolta, le olive vengono portate in frantoio, dove vengono sottoposte a un processo di pulizia per rimuovere eventuali impurità o corpi estranei.
Successivamente, le olive vengono tritate per separare la polpa dai noccioli. La polpa viene poi sottoposta al processo di estrazione dell’olio, che può avvenire attraverso diverse tecniche, dove come la spremitura a freddo è quella che permette di avere il miglior risultato qualitativo. Nella fase successiva l’olio viene separato dall’acqua vegetativa.
L’olio ottenuto viene quindi filtrato per eliminare eventuali impurità o residui di polpa e noccioli. L’olio a questo punto viene caricato in recipienti di acciao inox in assenza di aria per mantenere l’integrità del prodotto. In questa fase l’olio guadagna in limpidezza andando le microfibre a depositarsi nel fondo del contenitore.
Infine l’olio extra vergine di oliva viene imbottigliato e commercializzato .
È importante sottolineare che per poter essere considerato “extra vergine”, l’olio di oliva deve soddisfare dei requisiti di qualità rigorosi. In particolare, deve essere ottenuto esclusivamente da olive sane e mature, e deve essere prodotto mediante spremitura a freddo, senza l’utilizzo di solventi chimici o di altri processi di estrazione artificiali. Inoltre, l’olio extra vergine di oliva deve avere un contenuto di acidità inferiore allo 0,8%.
L’accuratezza della scelta del momento e del metodo di raccolta, della spremitura, della conservazione e dell’imbottigliamento sono la garanzia per ottenere un alto livello di polifenoli. Questi sono quelli che permettono di avere, oltre a una lunga conservazione dell’olio, forti poteri antiossidanti sul nostro organismo ritardando l’invecchiamento cellulare, e riducendo i livelli di colesterolo cattivo nel sangue (LDL), aumentano i livelli di colesterolo positivo (HDL) e prevenendo la formazione di radicali liberi.